domenica 14 febbraio 2010

studi d'artista - salvatore ligios



STUDI D’ARTISTA


60 fotografie di Salvatore Ligios


Venerdì 19 febbraio 2010, alle ore 18:30, a Sassari nello Studio d’arte di Viale San Francesco 31, si inaugura la mostra del fotografo Salvatore Ligios STUDI D’ARTISTA.

Dopo aver ritratto i protagonisti dell’arte locale con il lavoro Visto si stampi (1999), il fotografo è ritornato sul “luogo del delitto” dedicando la sua attenzione non più ai volti ma ai luoghi dell’arte, a quegli studi d’artista che sono delle vere “camere delle meraviglie” dove restano intrappolate narrazioni inespresse.

60 scatti per raccontare 15 artisti – scelti in maniera casual-affettiva – e declinare 50 anni d’arte, in Sardegna e non solo.

Ultima tappa di una lunga tradizione fotografica che ha concentrato la sua attenzione ai “posti d’arte” – vantando nomi illustri come Edward Steichen, Hans Namuth, Ugo Mulas e Luigi Ghirri - Studi d’artista contempla una vasta gamma di tipologie di “luogo di lavoro” spostandosi dall’atelier classico di artisti maturi e consolidati per arrivare a soluzioni estemporanee per le più giovani generazioni.

Come sottolinea nel testo in catalogo la curatrice Sonia Borsato «Il fotografo sceglie di non interagire con l’artista ma di arrivare a lui solo tramite i suoi spazi fisici. E in virtù di questa decisione si avverte un ribaltamento dei ruoli: il soggetto vero e immediato sono le stanze, studi attivi, vivi. I nomi dei proprietari sono incidentali. (…). L’essere svincolato dalla monarchia del ritratto d’artista consente al fotografo di muoversi secondo un percorso visivo classico ma allo stesso tempo più libero. Prima ancora che sugli oggetti o la luce, l’occhio si concentra su uno spazio pronto a ricevere l’invasione dello sguardo che, in questo vuoto, diventa perturbazione. (…)

Traspare l’esperienza della relazione che lega spazio e uomo fino a formare una unità naturale che ora solo apparentemente si mostra come vuota. Ma come le parole di Marguerite Yourcenar esprimono compiutamente, questi interni si rivelano imprigionati della vita segreta dei loro abitanti».

Saranno presenti all’inaugurazione l’assessore alla Cultura del Comune di Sassari Angela Mameli, la curatrice Sonia Borsato e il fotografo Salvatore Ligios

La mostra potrà essere visitata fino al 13 marzo 2010, dal lunedì al sabato dalle ore 16:00 alle 20:00 . L'ingresso è gratuito.

Catalogo in mostra a cura della Soter editrice

L'esposizione è organizzata in collaborazione con il Comune di Sassari, lo Studio d’arte Sisinnio Usai e la Soter editrice.

Per informazioni: Studio d’arte Sisinnio Usai, viale san Francesco 1, Sassari.

cell. 333 6432 374



Salvatore Ligios è nato a Villanova Monteleone nel 1949. Dal 2000 al 2008 ha diretto il museo Su Palatu, centro espositivo specializzato nella fotografia. Dal 2008 insegna Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Ha dato alle stampe numerose monografie (fra i tanti: Crastos. Sentieri di pietra, 1995; Làcanas. Gl’incerti confini, 1997; Il paesaggio invisibile, 1997; Cumproadu. Imprentade, 1999; Facce di Sardi, 1999; I maschi di Lodine, 2001; Padri e figli, 2003; Litterados. Poeti e narratori, 2005; Cinque storie, 2005; The Villasor factory, 2007; Gherradores, 2009)

martedì 2 febbraio 2010

MASSIMILIANO TOMMASO REZZA


EL TIEMPO DEL DIABLO


MASSIMILIANO TOMMASO REZZA



Nato a Rocasecca (FR), nel 1967, si forma presso l'Istituto Superiore di Fotografia di Roma dove consegue anche il Master in Fotogiornalismo nel 2008. Nel 2006 segue i corsi di Cultural Visual Studies a Salisburgo, tenuti da Katharina Sieverding. Ha partecipato alle edizioni 7 e 8 del Festival internazionale di Fotografia di Roma. Ha partecipato a mostre collettive a Roma (FAO, FNAC-IED, Di.Art), Austria (Halte Saline, Hallein), Spagna (PhotoEspana08) e Russia ( Galerja Borej). E' stato finalista a PhotoEspana 2008. Nel 2008 è stato recensito dalla rivista internazionale Lens Culture.

MARCO LONGARI


EL TIEMPO DEL DIABLO

MARCO LONGARI


Nato a Roma nel 1965, inizia la professione di fotoreporter nel 1998, durante il conflitto in Kosovo dove lavora come free lance: in questa occasione, insieme al giornalista Thomas Goetz e per conto dell'editore Kleine Zeitung realizza immagini per il libro "Nachbarn des Krieges". Dopo i numerosi reportage attraverso Albania, Europa dell'Est e Pakistan approda in Africa dove inizia a collaborare, dall'aprile del 2000, con l'agenzia France-Presse. Dal Rwanda inizia a colaborare con le maggiori testate internazionali e pubblica reportage da diversi paesi africani sui più importanti magazine. Ne 2002 pubblica in Italia, da Sossella editore, il libro "Rifugiati" con la giornalista Paola Buoncompagni e con una prefazione del Dalai Lama. Nel 2003 diviene, per AFP, Chief Photografer per l'Est Africa e pr l'Oceano Indiano; è uno dei primi fotografi ad arrivare in Darfur. Dopo aver realizzato numerose missioni in Medio Oriente, nel 2007 è nominato Chief Photografer per Israele e per i Territori Palestinesi. L'anno successivo fa parte del pool di fotografi che coprono il conflitto georgiano epr AFP.

GIANLUIGI GUERCIA


EL TIEMPO DEL DIABLO

GIANLUIGI GUERCIA


Nato a Napoli nel 1974, dal marzo 2003 risiede e lavora nel continente africano prima come free lance e poi come staff permanente di AFP (Agence France-Press). Dal 2003 al 2005 si è occupato della regione dei grandi laghi africani coprendo, come collaboratore di AFP, Rwanda, Uganda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo. Ha pubblicato ed eseguito lavori per tutte le maggiori testate internazionali. Nel 2007 è arrivato secondo al Fujifilm Press Award con un portfolio d'attualità sulle elezioni nella Repubblica Deocratica del Congo ed ha ricevuto una menzione speciale per un reportage sui bambini accusati di stregoneria sempre in Congo. Nel 2005 è inserito nello staff di AFP con responsabilità per l'Africa meridionale e risiede a Città del Capo.

ALFREDO COVINO


EL TIEMPO DEL DIABLO

ALFREDO COVINO


Nato a Roma nel 1973, attualmente vive e lavora a Roma. Ha esposto le sue fotografie in alcune rassegne e manifestazioni organizzate da Comune di Roma. Ha realizzato reportage sul tema dell'dentità di genere in Italia, sull'immigrazione, sull'esclusione sociale, sulla nuova povertà, sulle mutazioni dell'individuo e la sfera dell'affettività. Ha lavorato in special modo sulle questioni dei cambiamenti soggettivi e del bisogno di affermare la propria identità, sulle affettività e sulle appartenenze culturali. Ha realizzato reportage anche in paesi come l'Argentina, Brasile, Turchia, Repubblica di Moldava e Transnistria. Ha vinto il premio Yann Geffroy 2008 assegnato dall'agenzia Grazia Neri con un lavoro dal titolo "Cara Moldava". Ha e sposto le sue fotografie in ambito della VII edizione del Fotografia Festival Internazionale di Roma 2008. Dal 2009 è membro dell'Agenzia Fotografica OnOff-picture

RICCARDO GANGALE


EL TIEMPO DEL DIABLO

RICCARDO GANGALE


Nato a Roma nel 1975, fotografo professionista dal 2002, vive e lavora in Africa dal 2003. Le sue fotografie sono state esposte a Bonn, New York, Madrid, Milano, Città del Messico, Los Angeles, Roma, Nairobi, e Kigali. Collabora con l'agenzia di stampa The Associated Press come free lance e ha lavorato su commissione per vari settimanali e giornali tra cui il New York Times, Time Magazine, The Times, The Guardian e Der Spiegel. Spesso lavora con agenzie delle Nazioni Unite, in particolare Unicef nell'Africa dell'Ovest. Col suo lavoro copre l'attualità politica e sociale di molti paesi africani, la guerra nell'est del Gongo, la crisi etnica del Kenya e in vari paesi le situazioni drammatiche delle condizioni sanitarie. Dal 2008 vive a Nairobi in Kenya.

MATTEO GOZZI


EL TIEMPO DEL DIABLO

MATTEO GOZZI


Nato a Roma nel 1979, nel 2001-2002 studia le tecniche fotografiche presso l'Università di Scienze dell'Informazione di Madrid, dopo aver conseguito la lurea in D.A.M.S presso l'Università Roma Rre, e alcune esperienze nella realizzazione di documentari e cortometraggi in video digitale, nella comunicazione percettiva, visiva e sensoriale. Spinto dall'esigenza di confrontarsi con realtà differenti, dal 2008 decide di approfondire ulteriormente la fotografia, e di farla divenire al sua attività principale. Ha realizzato vari reportage fotografici, posando sempre più frequentemente lo sguardo sull'uomo e la sua interazione con l'ambiente sociale che lo circonda. Nel 2008 espone alla collettiva della terza edizione del Festival Internazionale di Fotografia della Regione Basilicata. Nel 2009 è selezionato come finalista per il premio Descubrimientos al PHE09 (PhotoEspana Festival Madrid 2009). Partecipa alla prima edizione del Festival Indipendente di Fotografia di Roma "Occhi Rossi". Riceve la Menzione Speciale Internazionale nel contesto del premio Attenzione Talento Fotografico FNAC 2009 per il lavoro UB Borderline. Responses Photo pubblica un approfondimento sul reportage UB Borderline. Ne 2009 è il vincitore della 9 edizione del concorso Memorial M. Giacometti.